L’isola di Minorca è stata dichiarata, nel 1993, riserva della biosfera dall’UNESCO. Questo tratto si stende all’interno del nucleo della riserva: il Parco Naturale di S’Albufera des Grau. La grande varietà ambientale e paesaggistica custodita da questa zona ne sottolinea l’immenso valore naturale. Oltrepassando la spiaggia di des Grau, collegata direttamente all’Albufera, la vasta biodiversità della zona ci consente di ammirare paesaggi assai diversi tra loro, tra cui troveremo la cala di sa Torreta e quella di Morella, entrambe caratterizzate da una vegetazione di dune e zone umide molto tipiche. La laguna di Morella è la più vasta per estensione e vi si può osservare un’importante colonia di tamarindi. Percorrendo questo itinerario lungo la costa, arriviamo nei pressi del Cap Favàritx, dove potremo osservare una vegetazione adattata agli effetti dei forti colpi del mare, che convive tra le scure rocce.
Il percorso prosegue attraversando il caratteristico paesaggio agricolo di Minorca, formato da aree di coltivazioni, pascoli e zone di arbusti mediterranei. Quando il sentiero si avvicina nuovamente al litorale, arriviamo a Pou d’en Caldes, uno dei punti della costa di Minorca in cui vi è la maggior concentrazione di piante endemiche. Una volta abbandonata questa cala, il sentiero torna di nuovo verso l’interno. In questo tratto possiamo osservare grandi formazioni rocciose, come quella di Es Capell de Ferro, ricoperta da un denso strato di vegetazione. Più avanti, il cammino ci omaggerà con l’apparizione di un nuovo ecosistema. Si tratta dell’importante zona umida di Port d’Addaia, dove potremo ammirare la vegetazione acquatica e salina, presente nella zona delle saline di Mongofra. Questa interessante zona di alto livello ecologico è un ottimo punto per osservare gli uccelli. La tappa si conclude con un tratto asfaltato di 3,5 km che collega l’urbanizzazione di Addaia con quella di Arenal d’en Castell.
Questo tragitto del Camí de Cavalls (Cammino dei Cavalli) si snoda su una zona che non presenta grandi difficoltà nei rilievi. Inizieremo questa tappa sulla spiaggia di Arenal d’en Castell e costeggeremo il litorale fino ad attraversare l’urbanizzazione di Son Parc, attraverso cui giungeremo alla spiaggia di Son Saura. Qui avremo l’opportunità di osservare un sistema di dune e una zona umida caratterizzata da una vegetazione ben conservata. Non meno interessante è la zona boscosa di s’Albufera des Comte, dotata di grande valore naturale per via della varietà di specie vegetali che raduna. In questo percorso troveremo luoghi molto belli dal punto di vista panoramico, come Cala Rossa o Cala Bianca. Parimenti, vale la pena di fare visita alla basilica paleocristiana del Cap des Port di Fornells. Una volta abbandonata Ses Salines, dovremo percorrere 5 km su strada asfaltata fino ad arrivare a cala Tirant. Nei pressi di questo sentiero si trova il villaggio di pescatori di Fornells. Ad ovest dell’imboccatura di questo porto naturale si erge la Torre di Fornells, eretta all’inizio del XIX secolo, durante la dominazione britannica, allo scopo di difendere il porto dall’entrata di possibili navi nemiche.
Questa tappa si snoda su una delle zone meglio conservate del litorale dell’isola. Tutta quest’area è stata dichiarata dall’Unione Europea zona LIC (Luogo d’Importanza Comunitaria) e ZEPA (Zona di Speciale Protezione per gli Uccelli). In questo tratto, caratterizzato da una notevole ricchezza ecologica, possiamo scoprire meraviglie naturali, dotate di una grande biodiversità. Tra la vegetazione, spiccano per la loro peculiarità i socarrells. Questi arbusti tipici sono caratterizzati dalla loro capacità di adeguamento alle dure condizioni ambientali, provocate dal forte vento del nord sulla zona. Sulle spiagge di Tirant, Cavalleria e Binimel•là potremo osservare i sistemi di dune, che ospitano importanti comunità vegetali. Questa parte ha un grande interesse ornitologico, per via del fatto che in questa zona vive la maggior parte delle specie riproduttive dell'isola, tra cui l'aquila pescatrice. A poca distanza da questo sentiero possiamo visitare l’interessante scavo archeologico della città romana di Sanicera. Un’altra meraviglia vicina che non possiamo di certo perderci è il faro di Cavalleria, e dai suoi spettacolari dirupi, con più di 80 metri d’altezza, avremo una posizione privilegiata da cui ammirare i vari toni di azzurro offerti dal mar mediterraneo.
Questa tappa del Camí de Cavalls (Cammino dei Cavalli) si svolge su una delle zone più scoscese della costa settentrionale, il rilievo, che intercala continue alture e depressioni del terreno, si apre completamente su un tratto di costa totalmente vergine. I vari dislivelli favoriscono la formazione di paesaggi naturali unici. Un buon esempio lo troviamo presso Cala Pregonda, dove le Nelle acque che bagnano questa zona, si trova la Riserva Marina del Nord di Minorca; una delimitazione dello spazio marittimo, creata per incrementare la rigenerazione naturale delle risorse e conservare gli ecosistemi più rappresentativi.
Stiamo per iniziare una tappa caratterizzata da una grande varietà di habitat, che troviamo man mano che avanziamo lungo il percorso. Il cammino abbandona Els Alocs, spiaggia dagli spigoli arrotondati, per poi arrivare agli arenili di cala del Pilar e Alfurí, dove si concentrano grandi quantità di endemismi vegetali dell’isola. Le acque trasparenti di colore azzurro intenso e il contrasto rossiccio delle rocce costrapposte al giallo della sabbia pongono l’accento sul fatto che ci troviamo immersi in uno dei paesaggi che meglio rappresenta la costa settentrionale di Minorca. Continuando il percorso, ci troviamo dinanzi a grandi distese di boschi, con un'ampia varietà di specie di arbusti. Man mano che andiamo avanti sulla costa, l’inconfondibile aroma della vegetazione salina della zona ci avvisa dell’arrivo a Pla de Mar. A questo punto il sentiero si dirige verso l’interno per arrivare a Vall, un paesaggio di dune attraverso cui arriviamo alla cala di Algaiarens
Ci troviamo dinanzi ad un tragitto caratterizzato da forti e splendidi contrasti naturali. Durante il percorso passeremo dalla zona di tramontana fino a ciò che si definisce la Minorca arida. Questo cambiamento inizia a verificarsi presso la Vall d’Algaiarens, inizialmente costituita da vegetazione boscosa, che si trasforma poi definitivamente in una vegetazione più bassa quando si arriva alla pittoresca cala di Ses Fontanelles. Questo cambiamento radicale di ambiente ci consente di scoprire un nuovo tipo di flora, caratterizzata dal fatto che presenta varie specie endemiche. La concentrazione maggiore di tali specie si trova nella marina di Corniola, dove abbondano piante come il rosmarino e l’erica, nonché la famosa camomilla di Minorca (Santonina chamaecyparissus subs. magonica) pianta di solito molto apprezzata per le proprietà medicinali. Seguendo il profilo della costa arriveremo fino a Cala Morell e dall’alto dei dirupi potremo ammirare un’importante necropoli dell’epoca talaiotica (1500-300 a.C.), formata da grotte scavate nella roccia (ipogei). Parimenti, questa richiestissima cala è di grande interesse geologico, poiché rappresenta il punto esatto in cui le due grandi unità geologiche dell’isola, la zona di Migjorn e quella di Tramontana, entrano in contatto.
Denominata l'isola del vento, spesso Minorca ci offre paesaggi di tipo arido, come nel caso di questo tratto, modellato dalla forte azione del vento del nord. L’orografia di questo territorio è caratterizzata da un dislivello quasi inesistente, ad eccezione della fascia di Cala Morell, il cui dirupo interrompe la levigatezza del terreno. Nelle zone rocciose che appaiono sul cammino, si osserva una vegetazione bassa che sostituisce gli arbusti con piante erbacee. Nella zona di Punta Nati spicca il faro storico, costruito nel corso del secolo scorso, al fine di ridurre i numerosi naufragi provocati dai forti temporali che si scagliano su questa parte della costa. Durante tutto il percorso, si possono contemplare le varie edificazioni tradizionali del paesaggio rurale di Minorca, come ses barraques o es ponts de bens o de bestiar al cui interno si ripara il bestiame durante le intemperie meteorologiche.
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